Cinque autori per cinque attori in cinque minuti. Cinque monologhi scritti da 5 drammaturghi siciliani e interpretati da altrettanti attori siciliani. Cinque creazioni drammaturgiche originali che si interrogano sul valore del teatro, sulla sua necessità. Il Teatro è “cosa” essenziale e bene comune in una società sana? Ci interroghiamo sull’essenza e sulla sua assenza. Vogliamo ripartire meglio e in modo ancora più virtuoso? Ecco è necessario scrivere un tempo nuovo dove l’attore, la parola e il palcoscenico, spiati da un occhio digitale, diventeranno mezzi virtuosi per creare nuovo valore. Il teatro è dialogo, catarsi, luogo delle domande, spazio per nuovi interrogativi. L’attore è drammaturgo delle proprie emozioni e l’autore agisce attraverso una scrittura dedicata e finalizzata con e per l’attore stesso. Riscopriamo l’ascolto, un nuovo ascolto, o meglio, rispolveriamo l’ascolto antico, autentico, vero, diretto. Sei donne e cinque uomini, tra attori, drammaturghi e videomaker che in cinque brevi film racconteranno uno spazio vivo, reattivo, pulsante anche svelando angoli nascosti, inusuali, sconosciuti di quel luogo della “riproduzione emotiva” per eccellenza che è il Teatro. Tutto è palcoscenico, tutto vibra nella necessità di esprimersi, di rinascere. Undici esseri umani che si
offrono come messaggeri del bisogno di arte, oggi, qui, ora. Dal Buio alla luce della propria verità. Specchi che riflettono un tempo nuovo, respiri nuovi. E ritornano alla mente e alla pancia le parole di Paolo Grassi: “il Teatro è Il luogo dove una comunità liberamente riunita si rivela a se stessa, il luogo dove una comunità ascolta una parola da accettare o da respingere”. La supervisione creativa sarà a cura di Silvio Laviano che ha ideato il progetto, coadiuvato dalla competenza tecnica della videomaker Giovanna Mangiù, artista attenta e sensibile.
Silvio Laviano