“A torto o a ragione” è l’intrigante storia di Wilhelm Furtwangler (1886-1954), famoso direttore d’orchestra, forse il più grande di tutti i tempi, arrivato al culmine del successo proprio nel momento in cui Adolf Hitler prendeva il potere in Germania. Piuttosto che andare in esilio, come molti dei suoi colleghi, Furtwangler scelse di continuare la sua carriera nella Germania del Fuhrer, per questo alla fine della guerra, verrà accusato di essere stato nazista. Il testo di Harwood è la drammatizzazione dell’inchiesta, che si svolse nel 1946 a Berlino, nella zona occupata dagli americani. Non si conoscono né i motivi né i metodi messi in atto dagli investigatori, ed è questo il soggetto di A torto o a ragione; sappiamo però che Furtwangler subì una serie di interrogatori.È una storia di chiaroscuri: Furtwangler è un criminale o un artista? Qual è il valore dell’arte al servizio della politica? Arte e politica possono restare separate? Possono convivere guerra e grande musica? È una vicenda che può essere giustificata oppure no. Il torto e la ragione non sono così netti e separati. Dipende solo da che parte ci si schiera.