Va in scena a Sala Futura “La zia d’America”, primo spettacolo del Progetto Sciascia. Il debutto è per domani, giovedì 9 maggio alle ore 20,45 (con repliche fino al 12 maggio). Tratto da “Gli zii di Sicilia” di Leonardo Sciascia, “La zia d’America” è firmato da Lucia Rocco, alla sua prima regia. In scena Roberta Amato, Luca Iacono, Silvio Laviano e la stessa Rocco.
La storia è ambientata nel 1943, gli Alleati sono alle porte e tutti ne aspettano la venuta. Chi ha collaborato col Regime fascista teme la rappresaglia, brucia le tessere, le uniformi, e i registri. Chi aspetta la liberazione esulta e fa festa nell’attesa. Attesa che sembra protrarsi all’ infinito, finché dall’ America arriva la Zia ricca. Di ritorno al suo paese natale per un voto alla Madonna.
Un ritorno difficile perché la donna deve fare i conti con l’immagine della Sicilia che ha costruito nella sua mente, sulla base di ricordi, suggestioni e aspettative proiettate in un luogo che di fatto non esiste, ma vive solo nel suo cuore di migrante. La rivalsa, la voglia di mostrare di aver fatto la scelta giusta andando via per fare fortuna, si scontra con la percezione di chi è rimasto e gode a sua volta del benessere. Ma è un benessere di qualità differente da quello della modernità che si è lasciata oltreoceano. I suoi parenti non sono poveri, non sono diseredati e vantano una sorta di orgoglio che si tramuta in divertita sufficienza verso quelli che lei sventola come traguardi esistenziali.