Lluís Pasqual, da sempre legato al teatro di García porta in scena, accentuandone l’aspetto poetico e lontano da ogni naturalismo, il dramma scritto dall’autore andaluso nel 1933. Uno spettacolo in cui, contando sulle doti di una protagonista come Lina Sastri, si fondono parole, danza e canto.
«Nozze di sangue, uno dei titoli più folgoranti della storia del teatro del Novecento europeo, non è altro che una “cronaca di un fatto di vita” raccontato da un poeta – commenta il regista –. A pochi chilometri da Granada, in una campagna secca, durante una festa di matrimonio, la sposa fugge con un lontano parente. Lo sposo tradito li insegue e si finisce a coltellate. La notizia appare sui giornali. Nella mente del poeta, questa storia vera ha fatto un viaggio profondo e scuro, e il suo racconto dei “fatti” è diventato un urlo contro qualsiasi “convenzione” nel campo dell’amore e un grido di libertà nel seguire la passione che brucia due cuori e due corpi in una stessa fiamma. Nel viaggio del racconto ha creato due personaggi enormi, due vittime, due donne: la fidanzata e la madre. Quelle che restano e che dovranno trascinarsi a vita il dolore e le ferite che provengono dal cosiddetto cainismo spagnolo: fratello contro fratello, divisi fino alla morte».
Le rappresentazioni dal 23 al 27 gennaio 2024 si terranno a Sala Verga, il 4 giugno al Palazzo Platamone ore 20,45