Il dubbio per una perfezione impossibile
Lezione aperta e gratuita di Guglielmo Ferro sul metodo di studio di Turi Ferro
Il regista Guglielmo Ferro presenterà al pubblico testi e immagini del padre Turi, raccontando l’approccio scientifico e cartesiano con cui l’artista affrontava il testo e il lavoro teatrale.
In attesa di rivedere a Teatro, nel 2022, lo spettacolo Servo di scena di sir Ronald Harwood, in coproduzione con il teatro stabile di Catania, questo è uno dei testi tante volte rappresentati da Turi Ferro che – insieme ad altri, come Il Berretto a Sonagli e Il Consiglio d’Egitto – fornirà nuovi spunti interessanti alla lectio di Guglielmo sul metodo di studio dell’attore catanese. Turi Ferro è stato spesso elogiato e descritto come un grande talento naturale, con un approccio istintivo al personaggio, tanto la verisimiglianza e la naturalezza del gesto e della parola rendevano le sue interpretazioni magistrali. Ma se ci addentriamo nello studio del metodo interpretativo adottato da Turi Ferro possiamo totalmente stravolgere l’idea che i critici hanno nel tempo sostenuto.
L’attore, nel corso della sua carriera, ha affinato e fatto suo un metodo di studio del personaggio che è diametralmente opposto a quello catartico-istintuale o psicotecnico della scuola stanislavskiana, tale da poter definire il suo: un metodo “simbolico-matematico”. Sin dalla scelta del testo, e quindi del personaggio da portare in scena, le esigenze che muovevano Turi Ferro rispondevano a criteri di profonda selettività e di complessità psicologica e narrativa. Diretta conseguenza che lo porta a essere uno dei migliori interpreti di Luigi Pirandello, che della complessità narrativa, linguistica e psicologica è il primo esponente della letteratura mondiale.
Si parla di studio simbolico-matematico adottato da Ferro perché le fasi del suo lavoro sul personaggio comprendevano dei processi scientifico-drammaturgici, ma è fondamentale evidenziare che, come ogni approccio scientifico o matematico, il sentimento che si muove dentro esso non è la certezza ma bensì il dubbio. Turi Ferro ha sempre lavorato mettendo in dubbio tutto, sino all’ultima battuta dell’ultima replica del suo ultimo spettacolo. Forse alla ricerca di una perfezione che non avrebbe mai potuto ottenere per il suo stesso essere perfezionista.
Ecco il video integrale della lezione: