La regista Irina Brook, figlia del maestro Peter Brook, incrocia in questo spettacolo la propria biografia di figlia d’arte con le “visioni” di Anton Čechov. I temi e le atmosfere del teatro checoviano riaffiorano dal vissuto personale della regista, la cui mamma, l’attrice Natasha Parry, era di origini russe da parte di madre: la malinconia per un’epoca che tramonta e la tensione verso qualcosa che deve ancora nascere.
Seagull Dreams, il cui nucleo centrale è Il gabbiano di Čechov, porta a compimento il progetto del Teatro Biondo “The House of Us”, che la regista inglese ha avviato a Palermo lo scorso anno. Lavorando con i giovani allievi della “Scuola dei mestieri dello spettacolo”, Brook ha realizzato un suggestivo percorso performativo nelle sale espositive di Palazzo Sant’Elia, sovrapponendo il ricordo della madre e il proprio controverso rapporto con la recitazione e il teatro. Alcuni brani del repertorio checoviano si intersecavano con pagine autobiografiche e con una riflessione sulle relazioni interpersonali nell’epoca in cui la pandemia ci ha costretti all’isolamento forzato. Con l’aiuto dei giovani allievi del Biondo, Irina Brook ha iniziato a tracciare una mappa ideale del teatro prossimo venturo.
Con Seagull Dreams, la regista porta avanti la sua intensa ed emozionate riflessione sul teatro, inteso come laboratorio dei sentimenti e della vita, per indicare una possibile nuova direzione alle nuove generazioni.