L’autore belpassese Nino Martoglio scrisse L’Altalena o Voculanzicula nei primi anni del Novecento. La commedia narra la storia di una giovane orfana, Ajtina, che abbandonata dal cosiddetto fidanzato, Mariddu, cerca conforto ed aiuto nella famiglia di lui, non trovandolo nella madre, Donna Flavia, ma soltanto nel fratellastro, Neli. Mariddu, ingelositosi, la ferisce e viene arrestato. Quando esce dal carcere vorrebbe riallacciare la relazione, ma Ajtina, a quel punto, preferisce il fratellastro Neli che durante quel lungo periodo, l’ha aiutata ad andare avanti con grande generosità, palesandole il suo amore seppur con tanta timidezza. Come si evince da questa breve sinossi, una storia d’altri tempi, quasi una sceneggiata in termini drammaturgici. Senonché Martoglio inserisce nel plot narrativo due personaggi, i cosiddetti giovani di barbiere al servizio del principale Neli, costruendo tutta una serie di situazioni divertenti. In questo senso la tradizione ha visto sempre attori maturi interpretare i sopracitati due ruoli in origine pensati come giovani. Non sono, allora, i toni patetici ad avere decretato il successo della commedia ma l’irresistibile comicità che emerge dalle varie scene. Ecco perché, nella storia delle messe in scena di questa commedia, i primi attori del teatro siciliano hanno voluto interpretare il ruolo di Nino così come i grandi comici quello di Piturru. Ed ecco perché L’Altalena ha avuto sempre grande spazio nel repertorio delle compagnie siciliane. La sua realizzazione rinnova una gloriosa tradizione teatrale che coinvolge da sempre gli spettatori. Siamo convinti, senza presunzione ma con molto rispetto per il passato, che anche questa volta sarà così. Buon divertimento.
di Nino Martoglio
regia di Giuseppe Romani
con Tuccio Musumeci, Miko Magistro e Guia Jelo
produzione Teatro Stabile di Catania, Teatro della Città
Aperto
lunedì: dalle 15.00 alle 19.00
dal martedì al sabato: dalle 10.00 alle 19.00
domenica e festivi chiuso
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dal martedì al sabato: dalle 10.00 alle 19.00
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