Alla fine del 2019 quando è nato il progetto de La nuova colonia di Pirandello mai avrei pensato di ritrovarmi a mettere in scena uno spettacolo che è stato allo stesso tempo uno spazio di sperimentazione, un video documentario e un live streaming. Quando partorisco un’idea di spettacolo penso principalmente a un testo che in qualche modo mi parli, in questo caso specifico ho pensato fortemente anche all’autore, un autore che è nato a pochi chilometri da dove sono cresciuto e che da sempre mi ha fatto sentire a casa, ma che allo stesso tempo risulta essere uno scoglio arduo da scalare. Pirandello non è solo uno dei più grandi drammaturghi di sempre ma è un modo di fare teatro, un suono ricorrente. Ha la riconoscibilità che hanno le grandi rock star. Quello che mi sono chiesto è: come faccio a rispettare la riconoscibilità di questo monumento ma contemporaneamente tradirlo, tradurlo per un pubblico che è di questo tempo?
La prima cosa che ho fatto è quella di scegliere uno dei testi meno pirandelliani della sua lunga produzione. Per struttura e temi trattati assomiglia più ad uno Shakespeare, fortissimi i legami con La tempesta. Poi la decisione di lavorare con un gruppo di attori under 35 di grande personalità, creatività e follia. La follia o la disperazione che ci vuole per prendere la decisione di mollare tutto e partire per un’isola deserta che dicono un giorno scomparirà inghiottita dalle acque. La stagione dei miti pirandelliani è quella dell’ultima parte della sua vita e quello che Pirandello mette ne La nuova colonia è tutta la sua delusione nei confronti della società e dell’uomo che ne è il fautore. Temi che non sono riuscito a sposare in pieno soprattutto dopo aver provato di persona l’esperienza di questo isola-mento a cui tutta l’umanità è stata costretta. La disperazione di vedere la categoria lavorativa a cui appartengo affondare sotto i colpi di un’indifferenza violenta. Come potevo non considerare che quei disperati che si giocano il tutto per tutto devono essere da esempio positivo e non negativo nel loro tentativo di voler cambiare la propria condizione, nel non arrendersi al motto gattopardiano del fare tanto per non cambiare nulla.
I confini tra il dentro e il fuori dalla scena, tra la finzione e la realtà e tra la commedia e la tragedia sono impalpabili. In una scena che è allo stesso tempo palco vuoto e strutture materiche che tendono verso l’alto, dove la scelta dei materiali si contrappone alla violenza kitch delle luci colorate a led, si svolge l’azione cruda e senza ripensamenti dei nostri protagonisti che hanno ognuno, in qualche modo, qualcosa da riscattare con Dio.
Simone Luglio
di Luigi Pirandello
adattamento e regia di Simone Luglio
con Dario Aita, Antonio Alveario, Giovanni Arezzo, Lucia Cammalleri, Michele Carvello, Roberta Catanese, Antonino Cicero Santalena, Giulio Della Monica, Federico Fiorenza, Simone Luglio, Claudio Zappalà
aiuto regia Chiara Callegari
dramaturg Francesca Fichera
scene e costumi Claudia Gambadoro
luci Gaetano La Mela
audio Luigi Leone
musiche originali Salvatore Seminatore
produzione Teatro Stabile di Catania
direttore di scena Alessandro Mangano – attrezzista Silvestro Ruggeri – capo macchinista costruttore Santo Floresta – primo macchinista Sebastiano Grigoli – aiuto macchinista Salvatore Melarosa
collaboratore alla costruzione Vincenzo Auteri – elettricisti Salvo Costa, Gaetano La Mela – capo fonico Giuseppe Alì – fonico Luigi Leone – sarta Claudia Mollica – scenografo realizzatore Elio Di Franco – scene e costumi realizzati dal laboratorio di scenografia del Teatro Stabile di Catania.
direttore tecnico e degli allestimenti Carmelo Marchese
comunicazione e ucio stampa Matteo Durante
ucio stampa nazionale Nicola Conticello
foto di scena Antonio Parrinello
Rassegna stampa dello spettacolo
La vita sulla “Nuova colonia” non può avere un futuro – Rumorscena
La nuova colonia di Pirandello si modernizza e vince la sfida – La Stampa
La normalità possibile. Intervista a Simone Luglio e Dario Aita – Scenario online
La nuova colonia – Quotidiano dei Contribuenti
“La nuova colonia” con cast under 35, la regia asseconda un cauto e piatto realismo – La Sicilia
Il paradiso degli uomini cattivi – Scenario
Pirandello e l’utopia – L’Osservatore Romano
La Nuova Colonia – regia di Simone Luglio (Sipario)
Teatro, la messinese Roberta Catanese protagonista ne “La nuova colonia” – Tempostretto
A Catania, con La nuova colonia di Pirandello – Radio24
Il Teatro Stabile di Catania presenta La Nuova Colonia al Palazzo della Cultura – Bellininews
La Nuova Colonia, Luigi Pirandello e la sua delusione verso la società – Camera Look
Pirandello al tempo dell’isolamento – La Sicilia
Teatro Stabile Catania, La nuova colonia di Pirandello – InformaSicilia
Debutta ‘La nuova colonia’ di Pirandello al Palazzo della Cultura di Catania – AdnKronos
“La nuova colonia”, in scena un Pirandello meno noto al teatro Stabile di Catania – GDS
‘La nuova colonia’ di Pirandello in scena al Teatro Stabile – CataniaToday
Teatro: La nuova colonia, a Catania un Pirandello meno noto – Ansa
UN ALTRO PIRANDELLO AFFIDATO A UNA COMPAGNIA UNDER 35: DAL 10 GIUGNO VA IN SCENA “UNA NUOVA COLONIA”
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