Nove attori leggono 37 poeti italiani del Novecento. Si tratta di un percorso poetico molto variegato, gli autori che, nella loro singolarità, hanno segnato la poesia italiana del secolo scorso non si possono dire aderenti a uno specifico movimento. Dall’ermetismo, al neorealismo, si passa nel secondo Novecento alla Neoavanguardia, al post-ermetismo sino alla poesia anti novecentesca. Ci si interroga, si riflette sul compito del poeta, si cercano nuove strade da percorrere. Una vivacità culturale che ha ci ha consegnato visioni e ideali che hanno raccontato un secolo fatto di continui cambiamenti nella società, nella politica e nel costume di questo Paese.
La metrica risulta più libera, piena di rinvii, parla all’animo del lettore, cambia il ruolo del poeta, se ne ha una concezione diversa. Non esiste più il poeta guida o il poeta romantico in grado di esprimere sentimenti difficilmente esprimibili per i più, ma il poeta ora è consapevole della crisi che vive, pronto a lasciarsi alle spalle la tradizione, fa emergere, quasi fosse una stupefacente scoperta, la natura, gli animali, le piccole cose, dando loro voce. In questo variegato panorama, abbiamo deciso di proporre un’antologia di poesie legate al rapporto fra l’uomo e la natura. Le forme della natura che nell’ottocento rimanevano chiuse in se stesse, adesso si trasfigurano sotto lo sguardo del poeta, caricandosi di significati misteriosi. Temi come la precarietà dell’esistenza, l’indefinibilità del tempo e dello spazio in cui si compie la vicenda umana, la natura come specchio dell’animo inquieto dell’uomo, lasciano via via spazio a temi più vicini ad una sensibilità ecologista.
La poesia più contemporanea diventa voce di denuncia, il poeta assume su di sé la responsabilità della tutela e della salvaguardia del paesaggio, diventa portavoce dell’emergenza ambientale ed instaura un nuovo e paritario rapporto con la Natura passando dalla prospettiva antropocentrica a quella biocentrica. Come scrive Jonathan Bate: “Il poeta deve avere la capacità di restituirci alla Terra che è la nostra casa”. Pensiamo che questa possa essere la prospettiva più significativa della poesia ed è questo che, attraverso questo ciclo di letture, intendiamo raccontare.
Nicola Alberto Orofino
Puntata 1 (Clic per visualizzare)
Francesco Foti legge Meriggio di Gabriele D’Annunzio
Olivia Spigarelli legge Il Giardino di Corrado Govoni
Carmela Buffa Calleo legge Sono nata il ventuno a primavera di Alda Merini
Barbara Giordano legge Donne appassionate di Cesare Pavese
Anna Passanisi legge Nuda nel sole di Sibilla Aleramo
Maria Rita Sgarlato legge In un momento di Dino Campana
Massimo Leggio legge Parole di Alfonso Gatto
Puntata 2 (Clic per visualizzare)
Salvo Drago legge Arsenio di Eugenio Montale
Carmela Buffa Calleo legge Mar Grigio di Aldo Palazzeschi
Massimo Leggio legge La vita…è ricordarsi di un risveglio di Sandro Penna
Saro Minardi legge I Fiumi di Giuseppe Ungaretti
Olivia Spigarelli legge La gioia avvenire di Franco Fortini
Anna Passanisi legge Desiderio di cose leggere di Antonia Pozzi
Puntata 3 (Clic per visualizzare)
Barbara Giordano legge Vento a Tindari di Salvatore Quasimodo
Francesco Foti legge Sera d’uragano di Paolo Buzzi
Olivia Spigarelli legge L’immensità dell’attimo di Mario Luzi
Salvo Drago legge Ancora sulla strada di Zenna di Vittorio Sereni
Carmela Buffa Calleo legge In te dormiva come un fibroma asciutto di Eodardo Sanguineti
Anna Passanisi legge Declivio su Lorna di Andrea Zanzotto
Saro Minardi legge Sera di Gavinana di Vincenzo Cardarelli
Massimo Leggio legge Talor mentre cammino solo al soledi Camillo Sbarbaro
Maria Rita Sgarlato legge Io sono una città nera di Alda Merini
Puntata 4 (Clic per visualizzare)
Saro Minardi, Olivia Spigarelli, Salvo Drago, Barbara Giordano, Francesco Foti e Massimo Leggio leggono Il pianto della scavatrice di Pier Paolo Pasolini
Puntata 5 (Clic per visualizzare)
Olivia Spigarelli legge Lunaria di Vincenzo Consolo
Francesco Foti legge L’isola di Giuseppe Ungaretti
Salvo Drago legge Dopo la notizia di Giorgio Caproni
Anna Passanisi legge Bellezza di Antonia Pozzi
Barbara Giordano legge Dalle regioni dell’aria di Nelo Risi
Maria Rita Sgarlato legge Mi va di rievocare per mia cura di Patrizia Valduga
Carmela Buffa Calleo legge I fiori vengono in dono di Amelia Rosselli
Massimo Leggio legge Gli ireos gialli di Luciano Erba
Saro Minardi legge Barche Amorrate di Dino Campana
Puntata 6 (Clic per visualizzare)
Carmela Buffa Calleo legge Perché amo gli animali di Alda Merini
Barbara Giordano legge Vegetali Animali di Antonio Porta
Salvo Drago legge Il Calabrone di Corrado Govoni
Francesco Foti legge L’anguilla di Eugenio Montale
Massimo Leggio legge La Capra di Umberto Saba
Saro Minardi legge Incontro notturno di Vincenzo Cardarelli
Anna Passanisi legge Lo steddazzu di Cesare Pavese
Mariarita Sgarlato legge Brughiera di Antonia Pozzi
Olivia Spigarelli legge In quest’alba di Sibilla Aleramo
Puntata 7 (Clic per visualizzare)
Maria Rita Sgarlato legge La fontana malata di Aldo Palazzeschi
Francesco Foti legge Via di Ardengo Soffici
Olivia Spigarelli legge Invernale di Guido Gozzano
Saro Minardi legge La pioggia nel pineto di Gabriele D’Annunzio
Salvo Drago legge Forse il cuore di Salvatore Quasimodo
Anna Passanisi legge Figure nel parco di Giovanni Raboni
Puntata 8 (Clic per visualizzare)
Saro Minardi legge Amaro Accordo di Giuseppe Ungaretti
Carmela Buffa Calleo legge Marzo di Arturo Onofri
Olivia Spigarelli legge A Franco Basaglia di Alda Merini
Anna Passanisi legge Acqua Alpina di Sibilla Aleramo
Massimo Leggio legge Muovonsi opachi coi lucenti secchi di Sandro Penna
Maria Rita Sgarlato legge La Siesta del micio di Corrado Govoni
Francesco Foti legge Marradi di Dino Campana
Barbara Giordano legge Accordi di Vincenzo Consolo
Salvo Drago legge Mondo sotto lucernario verde di Luciano Folgore
Puntata 9 (Clic per visualizzare)
Salvo Drago legge La sera fiesolana di Gabriele D’Annunzio
Saro Minardi legge Terra di Antonia Pozzi
Anna Passanisi legge Portami il girasole ch’io lo trapianti di Eugenio Montale
Massimo Leggio legge Meditazione di Umberto Saba
Barbara Giordano legge Versicoli quasi ecologici di Giorgio Caproni
Carmela Buffa Calleo legge Che cos’era il mare di Giuseppe Conte
Olivia Spigarelli legge Il cielo è di tutti di Gianni Rodari
Francesco Foti legge Al mondo di Andrea Zanzotto
Maria Rita Sgarlato legge Cedi la strada agli alberi di Franco Arminio