Conferenza stampa / 21 settembre 2020

Comunicato stampa

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La Stagione del Teatro Stabile nel segno di nuove Energie: una doppia ripartenza dopo un doppio ostacolo

«La presentazione della nuova stagione del Teatro Stabile ha un valore nuovo, un intento chiaro: è la nostra risposta a questa crisi mai vista, è la nostra certezza che creatività e coraggio siano fondamentali per andare avanti, per non arretrare, per non arrendersi». I vertici del Teatro Stabile di Catania riaprono finalmente le porte del Verga alla città, con una nuova Stagione che non a caso si chiama Energie, «perché di molta energia abbiamo bisogno per procedere come funamboli nella tempesta, ma al tempo stesso è energia quella che vogliamo trasmettere al pubblico».

Il presidente Carlo Saggio, il suo vice Lina Scalisi e il direttore Laura Sicignano ci tengono infatti a legare a questo cartellone il senso di una doppia ripartenza dopo un doppio ostacolo: «Nel 2020 si sarebbe visto pienamente il progetto del nuovo TSC, ma in parte il Covid19 lo ha oscurato, sorprendendo il nostro teatro nel momento in cui si stava rialzando dalla drammatica battuta d’arresto del sovraindebitamento. La nostra determinazione è stata quella di continuare a lavorare ugualmente, ogni giorno di tutti questi mesi, e ancor più incisivamente nel segno della discontinuità, di forme e di contenuti, rispetto a quanto avvenuto nel 2016».

«Ora il TSC si cimenta in una stagione che vuole scavalcare le montagne, come fa la perseveranza dell’artista», dichiara il direttore del Teatro Laura Sicignano: «Nonostante la miseria, nonostante la peste, nonostante la guerra, il teatro si è sempre fatto e voglio pensare che sempre si farà. Perché c’è sempre qualcuno che sente il bisogno di raccontare una storia ad un altro che sente il bisogno di ascoltarla. Se dovremo ancora per un po’ recitare distanti, trasformeremo una necessità sanitaria in un dispositivo poetico. Se dovremo lavorare in digitale, sperimenteremo nuovi linguaggi espressivi. Ci accingiamo a riaprire le porte del Verga con l’incertezza del futuro, la consapevolezza più acuta della nostra fragilità, un senso più solido di responsabilità verso il pubblico, a cui è dedicato il nostro lavoro. Il teatro è morto? È moribondo? È sopravvissuto lungo duemila anni. Per sopravvivere bisogna passare attraverso profonde mutazioni: Dioniso, il dio del teatro, è anche il dio delle metamorfosi».

La struttura stessa della Stagione asseconda questo processo di metamorfosi, con una suddivisione in due parti.

Da ottobre a dicembre ci saranno spettacoli più agili, per una più facile convivenza con la capienza ridotta del teatro e per incoraggiare il recupero da parte del pubblico degli spettacoli perduti in primavera: si comincerà con Tina&Alfonsina di Claudio Fava che aprirà il 3 novembre, e Le 5 rose di Jennifer con Daniele Russo che arriverà a dicembre.

Da gennaio a maggio sarà ripristinata la tradizionale proposta in abbonamento, con il recupero de La Gioia di e con Pippo Delbono (originariamente previsto lo scorso marzo) e molti significativi filoni che attraverseranno il cartellone: molte icone femminili, come Iréne Nèmirovsky con Jezabel, nell’interpretazione di Elena Ghiaurov, e Frida Khalo, nel Viva la vida di Pamela Villoresi; tanti riferimenti al cinema, come con La pazza di Chaillot qui interpretata da Manuela Mandracchia, e La grande abbuffata diretta da Michele Sinisi; e uno zoccolo duro di grandi classici, come La favola del principe Amleto prodotta dal Teatro nazionale di Genova e La notte dell’Innominato con Eros Pagni.

Una particolare attenzione merita lo sforzo compiuto anche quest’anno dal TSC nell’ambito delle produzioni. Oltre a Tina&Alfonsina, dal 12 gennaio andrà in scena Baccanti diretto da Laura Sicignano con dieci straordinari interpreti tra cui Vincenzo Pirrotta, che prosegue il cammino iniziato con Antigone dedicato al tema femminile come elemento di eversione nella tragedia classica, ma nel corso della Stagione ci saranno anche altre tre prestigiose co-produzioni: Diplomazia, con Elio De Capitani e Ferdinando Bruni, in co-produzione con il Teatro dell’Elfo e Lac Lugano; Servo di scena, in collaborazione con Gitiesse artisti riuniti, diretto da Guglielmo Ferro nell’ambito delle celebrazioni per il centenario di Turi Ferro; e Il filo di Mezzogiorno, omaggio a Goliarda Sapienza con Donatella Finocchiaro, realizzato insieme ai teatri nazionali di Torino, Roma, Napoli.

Tra i fuori abbonamento e i laboratori, l’autunno sarà segnato anche da un progetto dedicato alla nuova drammaturgia siciliana, che per una parte si intreccerà ai nuovi linguaggi digitali, con video-spettacoli sui canali YouTube e Vimeo del TSC: «Una sperimentazione che prosegue – spiega Sicignano – sulla scia di questi difficilissimi mesi: sin dal momento in cui sono state chiuse le porte di tutti i teatri, abbiamo lavorato senza soluzione di continuità, estate compresa, per salvaguardare il lavoro del personale e degli attori e soprattutto il nostro rapporto col pubblico».

«Il percorso che abbiamo condotto con il Teatro Stabile come CDA è stato incessante, faticoso e al tempo stesso entusiasmante», conferma la vice presidente Lina Scalisi: «Perché non è stato semplice riaccendere le luci su un palcoscenico che sembrava destinato al buio e perché non è stato semplice riallacciare il rapporto con la città e con il territorio. Se siamo riusciti fino adesso, il merito va alla nostra caparbietà, ad una direzione artistica di grande qualità e a tutte le professionalità – gli artisti e il personale – grazie alle quali lo Stabile è ritornato ad essere centrale nella città: un luogo in cui ritrovarsi, ascoltarsi, discutere; un polo culturale ricco di eventi, mostre, dibattiti, spettacolo».

«Ed è in questa fase più che mai importante ricordare il senso del lavoro finora compiuto, riassumendo alcuni dei risultati ottenuti da questo Consiglio da quando, nell’agosto 2017, si è insediato», conclude il presidente Carlo Saggio: «Abbiamo già saldato circa 4 milioni e 250 cinquantamila euro dei 7 milioni e 430 mila del debito certificato dal Tribunale di Catania, assicurando il controllo costante dei bilanci e la regolarità nei pagamenti al personale e ai fornitori. Abbiamo ottenuto un aumento significativo del pubblico e riposizionato il TSC nel panorama italiano, attraverso tournée importanti e rassegne stampa nazionali. Abbiamo fatto circa 200 provini finalizzati al coinvolgimento di decine e decine di artisti, oltre il 90% dei quali sono siciliani. All’interno della struttura abbiamo fatto massicci investimenti nella formazione del personale, avviato dei lavori di ristrutturazione della sala Verga e riattivato il laboratorio di scenografia. Se gli Enti Locali soci del teatro non faranno mancare le risorse garantite da statuto, il Teatro Stabile di Catania potrà proseguire il suo antico cammino con modalità e linguaggi adatti al presente».

Catania, 21 settembre 2020

Dichiarazioni

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Dichiarazione del Presidente, dottor Carlo Saggio

Da quando questo consiglio si è insediato, ovvero dall’agosto 2017, ha ottenuto alcuni risultati che vogliamo riassumere in questa sede: pagamento di circa 4milioni 250cinquantamila euro dei 7milioni 430 del debito certificato dal Tribunale di Catania; controllo costante dei bilanci e regolarità nei pagamenti al personale e ai fornitori; aumento significativo del pubblico; riposizionamento del TSC nel panorama italiano, attraverso tournée importanti e rassegne stampa nazionali; massicci investimenti nella formazione del personale; avvio dei lavori di ristrutturazione della sala Verga; riapertura del laboratorio di scenografia; circa 200 provini finalizzati al coinvolgimento di decine e decine di artisti, oltre il 90% siciliani. E infine la capacità di fronteggiare l’emergenza Covid19 con iniziative in grado di mantenere il rapporto con il pubblico dal vivo e on line e salvaguardare per quanto possibile il lavoro degli artisti. Se gli Enti Locali soci del teatro non faranno mancare le risorse garantite da statuto, il Teatro Stabile di Catania potrà proseguire il suo antico cammino con modalità e linguaggi adatti al presente.

Dichiarazione della VicePresidente, Prof.ssa Lina Scalisi

Il lavoro che abbiamo condotto con il Teatro Stabile come CDA è stato incessante, faticoso e, al tempo stesso, entusiasmante. Perché non è stato semplice riaccendere le luci su un palcoscenico che sembrava destinato al buio e perché non è stato semplice riallacciare il rapporto con la città e con il territorio. Se siamo riusciti fino adesso, il merito va alla nostra caparbietà, ad una direzione artistica di grande qualità e a tutte le professionalità – gli artisti e il personale – grazie alle quali lo Stabile è ritornato ad essere centrale nella città: un luogo in cui ritrovarsi, ascoltarsi, discutere; un polo culturale ricco di eventi, mostre, dibattiti, spettacolo. Per tutte queste ragioni la presentazione della nuova stagione del teatro stabile ha un valore nuovo, un intento chiaro: è la nostra risposta a questa crisi mai vista; è la nostra certezza che creatività e coraggio siano fondamentali per andare avanti, per non arretrare, per non arrendersi.

Dichiarazione del Direttore, dott.ssa Laura Sicignano

La perseveranza dell’artista scavalca le montagne. Nonostante la miseria, nonostante la peste, nonostante la guerra, il teatro si è sempre fatto e voglio pensare che sempre si farà. Perché c’è sempre qualcuno che sente il bisogno di raccontare una storia ad un altro, che sente il bisogno di ascoltarla, occhi negli occhi, con quel brivido di imprevisto e di scoperta che solo l’hic et nunc consentono all’essere umano di essere umano. Se dovremo ancora per un po’ recitare distanti, trasformeremo una necessità sanitaria in un dispositivo poetico. Se dovremo lavorare in digitale, sperimenteremo nuovi linguaggi espressivi. Se dovremo ridurre gli apparati, con un lumino inventeremo la luna. Faremo insomma quel che la storia del teatro insegna. Incertezza, fragilità, responsabilità, cura sono le parole di questo tempo e sono le parole del teatro da sempre. Ci accingiamo a riaprire le porte del Verga con l’incertezza del futuro, la consapevolezza più acuta della nostra fragilità, un senso più solido di responsabilità verso il pubblico, a cui è dedicato il nostro lavoro. Il teatro è morto? È moribondo? È sopravvissuto lungo duemila anni. Per sopravvivere bisogna passare attraverso profonde mutazioni. Dioniso, il dio del teatro, è anche il dio delle metamorfosi. Abbiamo chiamato ENERGIE la nuova stagione perché di molta energia abbiamo bisogno per procedere come funamboli nella tempesta, ma al tempo stesso è energia quel che vogliamo trasmettere al pubblico.

Dossier "lo stato dell'arte"

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LO STATO DELL’ARTE
SETTEMBRE 2020

SOVRAINDEBITAMENTO
Il TSC dal 22/5/2018 ha pagato, tra debiti e interessi, circa 4milioni 250cinquantamila euro dei € 7.432.599,06 del debito certificato e ristrutturato.

CONTRIBUTI PUBBLICI
La riduzione di circa 900mila euro (da €3.938.150,00 nel 2015 a € 3.038.066,00 nel 2019) si realizza negli anni più di cili della storia del TSC. Nonostante ciò, con una oculata gestione delle risorse, il Teatro ha chiuso i bilanci 2018 e 2019 con lievi disavanzi e ha effettuato l’attività prevista nei progetti preventivi inviati al MIBACT.

IL PUBBLICO
Il teatro ha recuperato numeri significativi di spettatori, giovani e abbonati. Il difficile percorso di ricostruzione ha coronato questa prima fase con ottimi risultati di pubblico: impennata nella vendita di biglietti e abbonamenti, nuove connessioni con associazioni, scuole e Università.

SPAZI
Nel 2019 si è provveduto alla ristrutturazione del foyer e di parte della facciata, a cura delle maestranze interne e di una cordata di imprenditori che hanno messo a disposizione merce a fronte di pubblicità. La necessaria ristrutturazione del Teatro Verga è prevista a partire dal 2020 grazie al finanziamento di un bando della Regione Sicilia.

PERSONE
I corsi di formazione attivati dal 2018 ad oggi sono stati n. 14 per circa 250 ore.

COMUNICAZIONE
Viene realizzata ex novo la comunicazione attraverso i social, vengono coinvolte nuove risorse umane per raggiungere più efficacemente i giovani e la stampa nazionale. Nel 2020 viene ristrutturato il sito web e migliorata la veste grafica di tutti i prodotti.

PRODUZIONE
Dal 2018 il TSC ha effettuato circa 200 provini. Oltre il 90% degli attori coinvolti è siciliano. Il costo del personale artistico si aggira intorno ai 900mila euro/anno. Gli spettacoli prodotti intendono valorizzare principalmente il potenziale creativo degli artisti siciliani consolidati, ma soprattutto emergenti, per favorire il ricambio generazionale.

CATANIA IN TOUR
Il TSC ha riconquistato credibilità nel panorama nazionale come dimostra la tournée dello spettacolo ANTIGONE, prodotto nel 2019 che avrebbe toccato i principali teatri italiani, se non fosse stata interrotta dal Covid19. Ciò non ha impedito riconoscimenti di stampa e pubblico e il prestigioso Premio Franco Enriquez per la regia dello spettacolo.

COME ABBIAMO AFFRONTATO IL COVID19
Il TSC si è dimostrato pronto ad affrontare anche l’emergenza Covid19:

  • ha anticipato il FIS ai lavoratori e lo ha integrato per il 60%
  • ha riformulato il bilancio 2020, con un attento monitoraggio, alla luce dei continui cambiamenti
  • ha attivato subito corsi di formazione per il personale sul tema della digitalizzazione
  • ha costruito un palinsesto social per restare in contatto con il pubblico: interviste, incontri, laboratori, lezioni
  • ha creato nuovi modi per dialogare con il mondo della scuola
  • ha inventato un progetto estivo che preservasse il lavoro degli attori, nel rispetto della sicurezza e della salute di lavoratori e spettatori. Il progetto che si sviluppa da Luglio a Settembre 2020 si intitola – non a caso – IL CUORE OLTRE L’OSTACOLO e prevede iniziative dal vivo, ove possibile, e online.
Abbonamenti

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ABBONAMENTI E BIGLIETTI

Costo abbonamento a 10 spettacoli

T. Prime € 150
T. Aziendali  € 120
T. Sabato Serale € 140
T.Giovani € 75
T.Terza Età  € 105

Costo abbonamento a 11 spettacoli

T. Prime € 160
T. Aziendali  € 130
T. Sabato Serale € 150
T.Giovani € 85
T.Terza Età  € 115

Costo abbonamento a 12 spettacoli

T. Prime € 170
T. Aziendali  € 140
T. Sabato Serale € 160
T.Giovani € 95
T.Terza Età  € 125

Apertura campagna abbonamenti: lunedì 28 settembre

Scadenza diritto di prelazione per tutti i turni: sabato14 novembre

Costi singoli biglietti

prime, sabato sera, domenica e festivi € 25
repliche € 20
Costi singoli biglietti L’oro dei Napoli, ciclo Il testo nel cassetto, Pescheria Giacalone e figli  € 16

ABBONAMENTO ALLA SERIE TEATRALETornati (a casa) per tempo

costo abbonamento a 4 puntate + maratona € 20
costo biglietto per il singolo episodio € 5
costo biglietto per la sola maratona  € 15
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